POSTURA E RIEDUCAZIONE POSTURALE

Perché è importante fare una visita specifica

CATENE MUSCOLARI

I muscoli sono avvolti in tessuto connettivo che va dalle singole fibre ad avvolgere l’intera massa muscolare. Il tessuto connettivo all’interno del nostro corpo non è frammentato ma lo percorre in soluzione di continuità. Questo fa si che anche i muscoli siano sempre in connessione tra loro.

Muscoli che agiscono in sinergia entrano a far parte di una specifica catena muscolare funzionale.

Quella che a fini posturali ci interessa maggiormente è la catena posteriore, che si estende dalla nuca ai piedi e va presa in considerazione per tutta la sua estensione: è per questo che spesso gli allungamenti segmentari non mantengono la loro efficacia.

 

AGGIUSTAMENTI POSTURALI

Il corpo ricerca fondamentalmente due cose:

  • il sostegno contro gravità;
  • l’orizzontalità dello sguardo;

Il sistema nervoso, il cervello, guida la ricerca dell’equilibrio posturale attraverso meccanismi anticipatori, dettati dall’esperienza e dalla memoria, e meccanismi compensatori, determinati dalle informazioni dei recettori.

Quando si presenta uno stimolo irritativo o dolorifico, il sistema nervoso determina un’inibizione muscolare in quella zona come mezzo di protezione. Per rispettare i due principi menzionati sopra, a questa inibizione vanno a corrispondere aree di ipertono e altre zone di ipotono. Ciò determina il crearsi di rotazioni vertebrali e modificazioni alle curve della colonna, deviazioni del bacino, e inclinazioni a livello di spalle e capo: i cosiddetti “compensi”.

Il tipo di sistema che si instaura si auto-mantiene in quanto il corpo, non più in equilibrio, disperde molta più energia per fare le stesse cose che faceva prima e si affatica dando vita ad altri compensi. Tutto questo avviene inconsciamente, la persona non si rende conto spesso, e solo quando il corpo non riesce più sostenere il circolo di compensi emerge il dolore: il dolore colpisce la zona più vulnerabile in quel momento, non è detto che il problema sia partito da li.

METODO DI LAVORO

Il fisioterapista che si occupa di posture deve, innanzitutto, avere un approccio globale al paziente.

Una volta individuata la vera causa va a agire su quella e contemporaneamente sul riequilibrio muscolare.

Le sedute sono di 1h a cadenza settimanale all’inizio, poi il paziente verrà seguito con controlli a lungo termine fino alla fine del percorso.

L’obiettivo è cancellare il vecchio schema corporeo e crearne uno nuovo corretto: anche il paziente ad un certo punto del percorso si accorgerà che prima era “storto” e si sentirà meglio nella nuova condizione posturale.

A CHI E’ INDICATA LA RIEDUCAZIONE POSTURALE

Non c’è età per agire sulla postura.

Gli stimoli che la influenzano sono i più svariati: mal occlusione dentale, disturbi visivi, disturbi uditivi, interventi o traumi importanti, cicatrici, appoggio scorretto del piede, stress, abitudini lavorative o di studio, ecc…

Oggigiorno il mal di schiena è uno dei mali più rappresentati nella società. Questo a causa dei ritmi di vita troppo frenetici e allo stesso tempo troppo sedentari: si sta troppo davanti al pc o alla tv.

Chi più ne risente sono i bambini che già a 10-15 anni iniziano ad avere dolori, a non riuscire bene nello sport, a sentirsi “legati”.

Fare una visita posturale anche se ancora non si hanno dolori importanti è fondamentale per prevenirne l’insorgenza futura, soprattutto in giovane età.

Anche chi ha problemi discali ancora non operati o post-intervento trae beneficio da una buona rieducazione posturale per quanto riguarda il controllo dei sintomi (dolore, sciatalgia, disestesie, formicolii).

Infine, è bene sottolineare l’efficacia nello sport: avere un sistema corporeo in equilibrio non solo previene gli infortuni, ma consente all’atleta di dare il massimo nelle prestazioni.

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